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Le fatine di ghiaccio
sono leggere e delicate... quasi come gli angeli...
Sono nate in una serata
fredda d'inverno, mentre i genitori facevano la spesa e noi eravamo dentro la
macchina.
Sono nate perchè Thomas piangeva e Luca voleva scendere, sono nate
perchè Francesco scriveva sui finestrini... sono nate perchè Cecilia non ne poteva più di Cenerentola e di Peter Pan, le trovava noiose... sono nate per loro e a loro saranno
legate, per sempre!
A Francesco, a Luca, Thomas e Cecilia (anche a Camilla che allora non era ancora nata!) i miei meravigliosi
nipotini.
In un regno che nessuno sa localizzare, lontano oppure
vicinissimo, coperto da una coltre di bianca neve perenne vive un popolo
meraviglioso, quello delle fatine di ghiaccio.
Questi piccoli spiriti nascono insieme con ogni essere vivente
della terra, non importa se si tratta di un albero, di un fiore appena
sbocciato, di un bruco che diventa farfalla, di un leone nella savana, di un
aquilotto in cima ad una montagna o di un pesciolino nel profondo del mare più
blu…non importa. Ognuno ha la sua fatina di ghiaccio.
Queste piccole e meravigliose creature sono grandi quanto una
farfalla, sono alate, hanno lunghissimi capelli argentei formati dai raggi che
la luna e le stelle del cielo gentilmente regalano loro, sono bellissime con i
loro abitini di ghiaccio e hanno un profumo inebriante, gentile e delicato,
zuccherino che ti riempie naso e cuore.
Anche il loro carattere è gentile e predisposto alla serenità.
Quando volano, le fatine, riempiono l'aria tutto intorno di uno
scampanellio allegro, melodioso che fa venir voglia di sorridere anche se è il
giorno più triste della tua vita. C'è chi crede che quando nevica le fatine di
ghiaccio si riuniscono e confondendosi tra i fiocchi ballano allegre.
Sebbene non ci lascino mai da soli, è raro che le fatine si
facciano vedere dalle creature che proteggono. Hanno paura forse o sono troppo
timide e riservate per rendere pubblica la loro esistenza!
Ho detto è raro, ma non impossibile: quando la creatura che
sorvegliano è talmente triste da pensare che la sua vita non ha poi molto
senso, allora la fatina di ghiaccio responsabile prende forma umana e cerca di
fargli tornare il sorriso.
Nella forma mortale, tuttavia, le fatine non perdono il loro
profumo né il loro scampanellio, ve lo assicuro perché in un giorno in cui ero
profondamente sconfortato la mia fatina di ghiaccio è salita sul mio taxi e mi
ha dato una buona ragione per ricostruire la mia vita. Il nome della mia fatina
è Christal. La vostra, bambini, come si
chiama?
Tanti tantissimi bambini di tutto il mondo, da quelli molto
viziati ma tristi perché i genitori troppo impegnati con il lavoro li lasciano
a casa da soli a quelli dei paesi più poveri costretti a lavorare, hanno
l'abitudine di regalare un sorriso, la sera, dai loro lettini, alle loro fatine
di ghiaccio che in cambio sono solite suonare loro con i campanelli, una lieta
ninna nanna dall'aroma zuccherina…
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